La cuffia , detta nel dialetto locale toqque, è il caratteristico copricapo che veniva indossato quotidianamente dalle donne del posto. La forma a ventaglio aperto è data da un' anima di cartone molto spesso che viene poi foderata di stoffa di cotone o di seta damascata.
Posteriormente la toqque è arricchita da nastri di seta o di velluto piegati a zig-zag che prendono il nome di ribòn a tavelle; anche anteriormente, nella parte della cuffia che incornicia il viso, vi sono dei nastri fissati a di mo' di nido d'ape detti ribòn a coucoun.
Un grosso fiocco di fettuccia di lana, gònse, assicurato sul retro , scende fin sulle spalle; un altro nastro di identico colore , lungo 70 - 80 centimetri, è cucito ai lati della cuffia e viene tenuto di solito lungo la schiena o sul petto se deve trattenere la toqque in caso di vento.
La barette è invece la cuffia per le grandi occasioni : matrimoni e feste patronali; ha la stessa forma della toqque ma è confezionata in organza azzurra o in lino bianco ( nel caso di lutto) ed i pizzi che la ornano sono ricamati al tombolo .
Sul retro al posto dei ribòn a tavelle c'è un grosso fiocco di seta bianca.